Problemi di Coppia

 

Spesso nel vivere una relazione di coppia ci possono capitare momenti in cui ci ritroviamo ad affermare “la mia relazione è in crisi”. Ma di cosa stiamo parlando? Come mai parliamo di crisi? Quali possono essere i motivi per cui non ci sentiamo più così bene con il nostro/a compagno/a?

Andiamo per gradi. Intanto partiamo dal fatto che la parola ‘crisi’ deriva dal greco krísis ‘scelta, decisione’: questo ci fa capire come il fatto di sentirsi in crisi non debba rappresentare necessariamente un fattore negativo tout court.

Infatti percepire e vivere un momento di crisi, può indicarci, per esempio, che è arrivato il momento di cambiare qualcosa all’interno della coppia e non necessariamente che dobbiamo separarci.

Ogni coppia infatti vive delle fasi al suo interno e questo avviene semplicemente perché siamo persone e, come tali, ci evolviamo: cambiano i nostri pensieri, le nostre opinioni, i nostri desideri, i nostri sogni.

La realtà della relazione è una realtà complessa in cui creare e mantenere spazi di dialogo e di confronto è a volte difficile ma fondamentale: uno spazio condiviso di riflessione sul “noi” è necessario per non arrivare a non riconoscersi più l’uno/a con l’altro/a .

Si potrebbe dire che una coppia è l’incontro di due esistenze che scelgono di percorrere la strada della vita insieme: perché questo percorso funzioni è necessaria una qualche progettualità comune, per esempio la scelta di fare un figlio, ma anche molte altre cose.

Spesso le difficoltà possono nascere proprio da un deficit di progettualità insieme: si parla sempre dell’importanza di avere spazi e tempi propri, in cui ognuno possa dedicarsi alle sue amicizie, ai suoi hobbies ecc. Questo è sicuramente sacrosanto, ma può diventare un problema se a fianco a questo non ci mettiamo anche dei momenti di condivisione in cui si realizzano i progetti comuni e ci si confronta.

Alle volte può essere uno solo il partner che avverte questa esigenza, magari perché è maggiormente in contatto con sé e con le sue emozioni, con i suoi bisogni ecc., o magari perché si è evoluto, è maturato/a e ha sviluppato, nel tempo,  maggiore consapevolezza di sé . In questo caso la percezione dell’altro componente della coppia è assimilabile ad un vissuto di estraneità: “Non lo/la riconosco più” spesso afferma.

In alcuni casi questo vissuto di estraneità può scaturire dall’introduzione di  nuovi atteggiamenti e comportamenti da parte di un partner; per esempio non si accetta più che i parenti di lui o di lei interferiscano nelle scelte familiari quando, magari, fino a poco tempo prima non si era mai lasciato trapelare il disagio dovuto a questo tipo di interferenze o, se anche fosse stato precedentemente manifestato, si era scelto sempre di lasciar correre. In ogni caso un motivo molto frequente di liti nella coppia riguarda le difficoltà da parte di uno o di entrambi i componenti della coppia , di svincolarsi dalle famiglie di origine.

In altri casi  i motivi della crisi possono far capo a dei momenti di particolare stress che uno o entrambi i componenti della coppia stanno vivendo. Più frequentemente ancora, sono veri e propri traumi le cause di un effetto negativo sulla coppia. Ad esempio un lutto importante, la morte di un/a figlio/a, una malattia, la nascita di un bambino con handicap o, ancora, la sua morte prematura. Tutti questi eventi traumatici spesso necessitano di un aiuto esterno che possa sostenere la coppia in un processo di elaborazione e nella condivisione dei vissuti di ciascuno: di frequente le reazioni ad eventi traumatici sono molto differenti e , non sempre queste differenze aiutano la coppia a mantenersi integra.

In tutti questi casi sopra descritti, uno dei sintomi più frequenti che manifestano il disagio della coppia è  una ridotta attività sessuale che, di solito, non è la causa dei problemi, ma la conseguenza.

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