Psicologa per persone Gay e Lesbiche Roma

Come definito dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) l’omosessualità è una variante normale del comportamento umano, ossia  uno degli esiti possibili di un normale sviluppo dell’affettività di un persona. Naturalmente, tale sviluppo non attiene solamente alla sessualità ma alla possibilità di creare legami amorosi globali cioè emozionali, affettivi, sensuali, progettuali e di rappresentazione di se stessi/e.

Quali possono essere dunque le problematiche di una persona omosessuale o di chi scopre di avere attrazione anche o esclusivamente per persone dello stesso sesso? Perché la persona omosessuale può  non sentirsi a proprio agio con il suo orientamento?

Anche se la scienza, sulla base di numerose ricerche,  si è espressa ormai da quasi trent’anni su questo argomento ribadendo la naturalità dell’orientamento omo-bisessuale, ad oggi ancora molti contesti sociali (e politico-religiosi) promuovono una cultura eterosessista in cui le persone non eterosessuali non possono godere degli stessi diritti di quelle eterosessuali. In Italia, per esempio, solo da un mese , esattamente dal 5 Giugno 2016, è entrata in vigore la legge sulle unioni civili e le convivenze di fatto che permetterà alla persone dello stesso sesso di godere di molti dei diritti riservati fino ad ora esclusivamente alle coppie eterosessuali. Tuttavia l’ assenza di riconoscimento giuridico ancora oggi esistente per le cosiddette “nuove famiglie”, quelle per esempio costituite da genitori omosessuali che hanno avuto figli da un precedente matrimonio o quelle dove la coppia omosessuale ha scelto di avere figli tramite fecondazione assistita  o gestazione di sostegno, sottilinea ancora una volta la diversità in senso negativo delle famiglie omogenitoriali rispetto a quelle con genitori eterosessuali.

E’ evidente dunque che le persone lesbiche, gay e bisessuali, cresciute e vissute in un contesto culturale eteronormativo, si trovano ad interiorizzare alcuni messaggi negativi sul proprio orientamento sessuale che possono condurle a sviluppare e a sentire una sorta di “odio di sé”,  rispetto alla propria identità sessuale: questo sentimento prende il nome di omofobia Interiorizzata.  La persona omosessuale si sente sbagliata, ha paura di essere scoperta,  può  sentirsi  a disagio in presenza di altre persone omosessuali dichiarate. Coloro che hanno interiorizzato l’omofobia sociale (Omonegatività), pur pensando che persone lesbiche, gay e bisessuali non siano diverse da quelle eterosessuali, possono temere di essere rifiutati dagli altri.

Obiettivi della psicoterapia rivolta a persone omosessuali

L’omofobia interiorizzata si presenta come un tema centrale nell’attività di sostegno psicologico a persone lesbiche, gay e bisessuali. Il lavoro terapeutico in questo ambito consiste particolarmente nell’aiutare la persona a diventare consapevole dei pregiudizi e degli stereotipi interiorizzati in modo da accompagnarla in un percorso verso l’emancipazione e verso la  libertà di esprimersi e di essere se stessa, semplicemente per quello che è e che sente di essere.  Solo attraverso un buona relazione terapeutica in cui la/il terapeuta non si pone come giudice ma come colei/colui che favorisce l’espressione dei conflitti interni derivati dall’interiorizzazione di norme escludenti, la persona può avere la possibilità di integrare in sé nuove immagini e nuovi modi di relazionarsi con gli altri. Attraverso la psicoterapia la persona può riscoprire ed attivare le sue risorse a favore di una sana autostima necessaria a “sperimentare il piacere di essere al mondo”.

TorPigna Pride

Nell’ambito delle iniziative promosse in occasione del Roma Pride si svolgerà un evento promosso dall’associazione …

PROGETTO WELCOME4RAINBOW

ACCOGLIENZA PER TUTTI I COLORI DELLE PERSONE LGBT+ È un progetto finanziato da UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni …

Violenza Strutturale e salute delle persone LGBT+

Secondo Paul Farmer, medico e antropologo, per violenza strutturale si intende “quel particolare tipo di violenza che viene …