Violenza Strutturale e salute delle persone LGBT+
Secondo Paul Farmer, medico e antropologo, per violenza strutturale si intende “quel particolare tipo di violenza che viene esercitata in modo indiretto, che non ha bisogno di un attore per essere eseguita, che è prodotta dall’organizzazione sociale stessa, dalle sue profonde diseguaglianze e che si traduce in patologie, miseria, mortalità infantile, abusi sessuali, ecc”.
Paul Farmer, sottolinea come, in un’epoca in cui il mondo sembra essere caratterizzato da una profonda dicotomia tra chi ha troppo e chi ha troppo poco, le afflizioni e la sofferenza non sono casuali, ma sono proprio il frutto di queste profonde diseguaglianze.
In un Paese come l’Italia, in cui la crisi e la povertà hanno reso ancora più poveri e ancora più deboli le persone più svantaggiate, provenienti da paesi in cui i diritti umani vengono costantemente violati e calpestati, in una società in cui le donne muoiono ogni giorno per mano di uomini, in cui le persone LGBT+ continuano ad essere discriminate e considerate “persone di serie B”, le riflessioni di Farmer risultano essere estremamente attuali e calzanti, anche dieci anni dopo la loro formulazione.
Maurizio Marceca, Professore associato della Facoltà di Igiene, Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università La Sapienza di Roma, ha organizzato la XIV Edizione del Corso ADE in Salute Globale ed Equità in Salute “Violenza strutturale e salute”.
Nell’ambito del corso, composto da una serie di incontri rivolti in particolare agli studenti dei corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia, Servizi Sociali e Scienze Riabilitative, il 1 Aprile 2023 si è svolto l’evento dal titolo “Aspettative di genere e salute”.
Il mio intervento ha avuto il fine di sensibilizzare sia sul tema della violenza strutturale, sia su come essa incida sulla salute delle persone LGBT+, che ancora subiscono forti discriminazioni nell’accesso alle cure e nelle strutture sanitarie pubbliche.
La formazione degli operatori e delle operatrici in ambito sanitario sull’impatto che la violenza strutturale ha sugli individui è fondamentale per poter sviluppare un atteggiamento empatico e accogliente verso gli utenti dei servizi psico-socio sanitari.
